Coppa del mondo di sci, bene solo le azzurre

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Slalom gigante, Marta Bassino sfiora il trionfo a Killington, medaglia d’argento che le va stretta. In Canada, a Lake Louise, flop degli azzurri, il migliore Guglielmo Bosca, solo 11°. Paris non pervenuto. Crollo in classifica generale per i “maschietti”. Odermatt sempre più cannibale in Coppa del mondo.

Coppa del mondo
Da sinistra Marta Bassina, Lara Gut e Sara Hector al momeno della premiazione

Le ragazze convincono. Bassino a soli 7 centesimi dalla vittoria. Brignone 9° nello slalom gigante

Nel weekend appena trascorso di Coppa del mondo, in terra americana, lo sci a tinte rosa sorride alle italiane. Dopo il problema ‘zero neve’, con annesse temperature tropicali e l’annullamento delle gare di inizio stagione, finalmente, stavolta, appassionati e tifosi hanno potuto ammirare entusiasmanti giornate di sport. In quel di Killington, sulle montagne del Vermont, ad aprire il programma ci ha pensato lo slalom gigante, con la prima gara stagionale. La più attesa, manco a dirlo, era la beniamina di casa, la pluricampionessa Mikaela Shiffrin, che, però, non ha convito. A rubarle la scena è stata la fuoriclasse svizzera Lara Gut-Behrami, che, dopo l’oro in super-G e il bronzo nello slalom-gigante alle Olimpiadi di Pechino, inizia al meglio anche questa stagione di Coppa del mondo. Per la sciatrice elvetica, moglie del noto calciatore Valon Behrami, questa è la vittoria numero 36 nella ‘coppa ghiacciata’, che ha conquistato nel 2016.

A metterle i bastoni tra le ruote, ci ha provato l’italiana Marta Bassino. L’atleta piemontese, lungo il tracciato di Killington, ha condotto due manche pressoché impeccabili. Sciata fluida, ottime virate sulle ‘porte’, corpo ben posizionato e baricentro usato da manuale, eppure non è bastato. L’azzurra, infatti, ha chiuso al secondo posto, a soli 7 centesimi dalla Gut. Una beffa, ma la Bassino non si rammarica e si tiene stretto l’argento: “Un risultato che mi incoraggia. So di potermela giocare ad ogni gara. La chiave di tutto è trasformare la tensione in energia positiva”. Applausi, quindi, alla Bassino, che si conferma specialista di slalom gigante e vuole bissare quella Coppa del mondo di categoria vinta nel 2021. Tra le azzurre bene anche Brignone che chiude 9°. Sorprendente prestazione di Roberta Melesi, che nella seconda manche recupera 18 posizioni, ottenendo l’11° posto. Nell’altra gara di Killington, lo slalom, invece le azzurre vedono trionfare Anna Swenn Larsson e Wendy Holdener a parimerito, davanti a Katharina Truppe. Nella sua specialità la Shiffrin chiude 5°, però resta salda al primo posto in classifica generale.

Coppa del mondo
Il podio del Super-G di Lake Louise. In mezzo il vincitore Odermatt, a sinistra Kilde, a destra Mayer

Odermatt re della neve, sempre più leader in Coppa del mondo. Kilde insegue. Ma dove sono finiti gli italiani?

Se in quest’ultimo weekend negli Usa, la Coppa del mondo ha sorriso alle azzurre, lo stesso non si può dire per i “maschietti”. Sulle cime canadesi, a Lake Louise, gli sciatori italiani non sono pervenuti. Tra discesa libera e Super-G, il miglior risultato è stato quello di Guglielmo Bosca, solo 11°. Poca roba. Per carità, positiva la prova dell’esperto sciatore milanese, che, nonostante un alto numero di pettorale, fa una gran seconda manche, però, queste non sono le posizioni che spettano agli azzurri. Tra gli italiani, è mancato all’appello il ‘top player della squadra’, Dominik Paris. Nella discesa libera, l’altoatesino scompare dai radar, uscendo fuori di pista quasi subito. Prova a raddrizzare la giornata, presentandosi alla manche di Super-G, ma chiude solo 18°. Tanto meglio non va all’altro azzurro Christof Innerhofer. L’ex argento olimpico, non raggiunge mai i primi 15 della classifica, chiudendo 18° nella discesa libera e 24° in Super-G.

Male, quindi, gli italiani in terra canadese. Chi, invece, va forte e si conferma al primo posto nella classifica generale è Marco Odermatt. Il fuoriclasse elvetico, prima, si arrampica fino al terzo posto nella discesa libera, dietro il norvegese Kilde e l’austriaco Hemetsberger, poi giganteggia in Super-G. Nella sua specialità, il campione svizzero sembra, letteralmente, di un’altra categoria. Ad impressionare, è soprattutto la naturalezza con cui affronta il secondo e l’ultimo settore della pista canadese, guadagnando caterve di decimi. Insomma, Odermatt ha fatto gara a sé. Ci ha provato a stargli dietro proprio Kilde, che, però, ha dovuto accontentarsi del secondo posto. Terzo il campione olimpico Matthias Mayer. In classifica generale, quindi, Odermatt conferma la sua supremazia con due vittorie all’attivo in questo inizio di Coppa del mondo. L’elvetico stacca di ben 80 punti proprio Kilde e si lancia spedito verso la sua seconda ‘coppa di ghiaccio’ consecutiva.

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