8 Nazionali (dal glorioso passato) pronte a darsi battaglia nel moderno Palasport Martin Carpena di Malaga. Assenti Djokovic, Nadal e Tsitsipas. Chi c’è vuole vincere. L’insalatiera ultracentenaria più famosa dello sport, con oltre 100 anni di storia alle spalle, parte domani con i quarti. Sabato le semifinali. Domenica 27 novembre la finale. Chi vincerà l’agognata Coppa Davis?
Tanti investimenti, ma pochi campioni in Coppa Davis. Canada favorito con Aliassime e Shapovalov. Occhio a Croazia e Spagna
Non avrà più l’appeal di un tempo con le sfide targate Sampras, Agassi, Borg o Becker. Mancheranno campioni come Federer o tennisti amati come Del Potro. Djokovic, Nadal e Alcaraz l’hanno snobbata. Eppure, nonostante tutto, la Coppa Davis, ancora oggi, mantiene un fascino speciale. Il restyling operato dalla Kosmos di Gerard Piquè sta dando i suoi frutti. L’ex Barça, nel 2019, investì 2 miliardi sull’insalatiera, promettendo di farla diventare una sorta di “Coppa del Mondo del tennis”. A livello economico ci sta riuscendo. Diverse, infatti, sono le emittenti che hanno acquistato diritti tv, allo stesso tempo è salito di molto il gettone presenza per i tennisti ed il montepremi per la Nazionale vincitrice (3 milioni di euro). Unica pecca l’assenza di campioni assoluti. Il motivo? Difficile dirlo, ma la mancata assegnazione di punti ATP potrebbe essere una delle cause.
Tra i tennisti di alto livello, saranno presenti Auger-Aliassime e Shapovalov, colonne portanti del Canada favorito per la vittoria finale. Il primo viene da un’annata speciale. Tolta l’eliminazione alle ATP-Finals, Aliassime ha vinto 3 degli ultimi 4 tornei stagionali, mostrando il suo miglior tennis di sempre. Shapovalov, dal canto suo, di talento ne ha a ‘palate’, però gli è mancata sempre un po’ di continuità. In questa stagione sembra essere migliorato in tal senso. I canadesi se la vedranno con la Germania, che senza il fuoriclasse Zverev parte sfavorita. Intrigante, invece, sarà la sfida tra Croazia e Soagna. Con Cilic e Coric decisamente ritrovati in questo 2022 e il doppio Mektic-Pavic tra i migliori al mondo, la Croazia ha buone chance di arrivare in fondo. Dal canto suo, la Spagna sarebbe favorita, ma all’appello mancano Nadal e Alcaraz. Sul cemento di Malaga, con i terraioli Carreno-Busta e Bautista Agut, la strada è in salita.
Italia vs Usa. Fritz e compagni favoriti. Azzurri senza Berrettini e Sinner, aggrappati a Musetti
Guardando al tabellone, intrigante la sfida Australia–Olanda. Le due Nazionali sono praticamente allo stesso livello. Van de Zandschulp e Griekspoor, solidi sul cemento, affronteranno l’eterna promessa De Minaur e l’altro australiano Kokkinakis, orfano del compagno Kyrgios. Regna l’equilibrio. Il doppio sarà decisivo. In terra nostrana, invece, l’attenzione è tutta sulla sfida di giovedì, quella tra Italia e Stati Uniti. Secondo statistiche e precedenti, l’USA è favorita. Il ranking dei singolaristi è chiaro: gli americani Fritz e Tiafoe sono rispettivamente 9° e 19° nella graduatoria ATP. Italiani più staccati. Inoltre, il finale di stagione degli uomini di Fish è stato migliore rispetto a quello dei ragazzi di Volandri. Fritz, in questa annata, oltre alla bella figura alle ATP Finals di Torino, ha vinto nel 250 a Eastbourne, nel 500 di Tokyo ed al Masters1000 di Indian Wells. Tiafoe, dal canto suo, può sfoggiare la prestigiosa semifinale allo US-Open.
Insomma, gli americani sono superiori, complice anche l’assenza dei due pilastri della Nazionale azzurra. A Malaga, infatti, saranno assenti Sinner e Berrettini. Di Jannik già si sapeva, non era in forma da ottobre. Su Matteo la conferma nella serata di ieri. “L’infortunio al piede dopo l’ATP di Napoli non mi dà pace. Niente Coppa Davis”. A difendere i colori azzurri, dunque, ci saranno Musetti e Sonego, richiamato da capitan Volandri per sostituire gli infortunati. Ranking alla mano, il più alto in classifica è ‘Lollo’ Musetti, stabile al 20° posto, normale che le speranze azzurre siano appese al suo rovescio. Il 20enne di Ferrara ha chiuso la stagione in crescendo con due titoli vinti. Con Fritz è davvero tosta, ma se la può giocare. Più difficile, invece, la faccenda per Sonego, che, probabilmente, se la vedrà con il maratoneta Tiafoe. Senza i tennisti migliori, fondamentale sarà l’apporto del doppio-azzurro. La coppia Fognini-Bolelli deve ritrovare la continuità di inizio stagione. Sulla carta è nettamente più forte del duo americano. Per l’Italia la finale sarebbe storica, manca da 24 anni. L’unico trionfo è targato 1976 con Panatta, Barazzutti, Bertolucci e Zugarelli.