Anche quest’anno non saranno i Boston Celtics a conquistare il titolo NBA. Sembra diventata una maledizione per la franchigia del Massachusetts che non vince ormai da ben 15 anni. Eppure è la più titolata della Lega. Dopo la finale persa l’anno scorso contro Golden State, quest’anno sono crollati addirittura in finale di Conference.
Il caso Boston Celtics: la maledizione dell’anello che manca dal 2008
Quello dei Boston Celtics sta diventando un vero e proprio caso. Sembra quasi paradossale che la franchigia più vincente nella storia della Lega (17 titoli come i Lakers) non vinca l’anello NBA dal lontano 2008. Quest’anno poteva essere l’anno buono per tornare sul tetto d’America, ma la squadra di Joe Mazzulla si è schiantata contro il muro degli Heat e soprattutto contro uno straripante Jimmy Butler che ha portato Miami a giocarsi la seconda finale negli ultimi 4 anni. I Celtics arrivavano dal secondo posto in Regular season e da una vittoria convincente nella serie contro Philadelphia. La leadership di Jayson Tatum, l’estro di Jaylen Brown, l’esperienza di Marcus Smart hanno reso Boston una delle squadre più complete e temibili della Lega negli ultimi anni. Inoltre arrivavano da campioni in carica ad est, con uno status notevole. Tutti indizi che lasciavano presagire una serie con i favori del pronostico.
Qualcosa, invece, ancora una volta non ha funzionato. I Celtics si sono rivelati ancora quella squadra imperfetta che sembra non arrivare mai allo scatto decisivo. Pur affrontando un avversario sulla carta inferiore come gli Heat, che in Regular season si erano classificati ottavi a est, la squadra di Mazzulla è sembrata quasi impaurita. Butler ha subito fatto capire che la strada per Boston sarebbe stata lunga e tortuosa, disputando tre gare iconiche, non solo dal punto di vista tecnico, ma anche in termini di forza mentale nel confronto con gli avversari. La franchigia guidata da Erik Spoelstra ha portato il parziale sul 3-0, ribaltando radicalmente lo scenario iniziale. I Celtics improvvisamente hanno toccato il fondo, riuscendo però a trovare nuovi stimoli per tornare in gara. Nessuna squadra nella storia della NBA era riuscita a vincere una serie recuperando un parziale di 3-0. Boston stava per riuscirci dopo aver portato la finale sul 3-3.
Miami si prende la rivincita: chiusura di un ciclo per Boston?
I Celtics stavano per portare a termine un’impresa irripetibile, riuscendo quasi a rimontare il 3-0 nella serie grazie alla vittoria di un punto in Gara 6, col canestro clamoroso di Derrick White a 2 centesimi di secondo dal suono della sirena. Diventano la quarta squadra di sempre a raggiungere il fatidico Game 7 partendo da un parziale di questo tipo. Come un segno del destino che ha portato a pensare che il sogno dei Celtics potesse continuare. Gli Heat tuttavia si sono presi la loro rivincita, dopo la sconfitta in finale di Conference nella scorsa stagione proprio contro i biancoverdi. Quello che sembrava poter essere l’anno perfetto per il titolo, si è trasformato improvvisamente in un incubo per Boston che adesso dovrà trovare la chiave per ripartire. Potremmo essere stati testimoni della chiusura di un ciclo che, se pur non abbia trovato il coronamento dell’anello, si è rivelato di assoluto valore.
Jaylen Brown è finito sul banco degli imputati, al termine di una gara 7 disastrosa da 8/23 al tiro e 8 palle perse. Il classe ’96 statunitense doveva prendersi la squadra sulle spalle dopo la distorsione alla caviglia rimediata da Tatum; invece non è stato all’altezza della responsabilità. Al termine dell’ultimo atto ha lasciato parecchi dubbi sul suo futuro che potrebbe anche essere lontano da Boston. Il punto fermo dovrebbe rimanere Tatum che nell’estate del 2024 potrà firmare l’estensione d 318 milioni di dollari a partire dal 2025-26. Le prospettive per i Celtics potrebbero non essere così luminose. Quest’anno doveva essere la stagione cruciale per dar vita a un nuovo ciclo di vittorie. Lo schianto contro Miami ha ridimensionato le prospettive della franchigia che potrebbe anche non trovare gli sbocchi economici per ricostruire un roster competitivo per i prossimi anni. Alcuni giocatori sono a fine ciclo, altri potrebbero cambiare canotta. Sarà un’estate rovente per i Boston Celtics che guarderanno ancora una volta il Larry O’Brien Championship Trophy solo dalla televisione.