Clavette, nastri, cerchi compongono l’universo di Milena Baldassarri, atleta 2001 tesserata con l’Aeronautica Militare. Iperattiva fin da piccola, alla fine ha scelto la ritmica, in cui forse, come dice sempre, non era “troppo brava”. A 21 anni non ha smesso di sognare come quando era bambina e non ha smesso di emozionarsi.
Step by Step: la stagione di Milena Baldassarri
Non vuole pensare troppo in là Milena Baldassarri. Nel mirino c’è Parigi 2024 ma per il momento bisogna lavorar sodo in un anno con Europei e Mondiali, qualificanti proprio per la rassegna dai cinque cerchi. “Il programma di quest’anno è molto bello, ho quattro esercizi con quattro tematiche diverse. L’abbiamo fatto visto che c’è un punteggio molto alto per l’artistico. È un programma completo e interessante. Di solito parto con molta calma. Le prime gare non sono state malvagie. Purtroppo in queste settimane la preparazione è stata tirata. Prima di Baku (Coppa del Mondo, ndr), ho avuto un risentimento e non è andata come volevo, non mi sono allenata moltissimo. Ora ci concentriamo sul Mondiale per fare una bella gara e per staccare il pass per il 2024, poi sarà tutto da vedere“.
A caccia di un pass oltre la Baldassarri, anche Sofia Raffaeli, in primis, più che una rivale un’amica. “Siamo molto legate, anche perché l’ho presa sempre sotto la mia l’ala e ho cercato di dare il buon esempio e quindi anche ora che gareggiamo l’una contro l’altra c’è un bellissimo rapporto. Se non ci mettono in stanza insieme ci disperiamo! A livello sportivo è di stimolo perché avere la campionessa del mondo e vedere giovani atlete che in campo internazionale spingono aiuta e porta a cercare di migliorarsi nonostante l’età, visto che nel nostro sport inizi a essere vecchio!“
La bambina iperattiva è diventata grande: i sogni nel cassetto
Ride lei stessa quando dice vecchia visto che non si dà la classica “data di scadenza”. L’età, in uno sport come la ginnastica, è un fattore non indifferente ma come ripete più volte ora pensa solo di gara in gara. La speranza è quella di continuare almeno fino a Parigi 2024 (a Tokyo si classificò sesta nell’All Around, miglior risultato per una azzurra) finché la testa, oltre che al fisico, reggerà: “Voglio portare in alto la bandiera italiana”. Della ritmica si è innamorata ed è dispiaciuta per il terremoto che ha colpito il suo sport (con gli scandali sui presunti abusi). “Mette in cattiva luce uno sport che è veramente bellissimo; molta gente che magari non lo conosce si fa una cattiva idea. Noi abbiamo un clima tranquillo, mi ritengo fortunata. So che il problema c’è perché l’ho visto in varie occasioni, mi spiace per chi ha sofferto”.
Negli anni anche lei si è dovuta adattare al rigore, tanto discusso e al centro delle polemiche. “Viene insegnato fin da piccole, dal fare il borsone ad avere un certo ordine. A livelli un po’ più alti ti educano a mangiare bene per fare allenamenti da 8 – 9 ore“. Un aspetto che l’ha condizionata anche nella vita di tutti i giorni: “Ho fatto da poco un trasloco, ma non ho voluti aiuti, ho il mio ordine e so come mettere le cose! (ride, ndr)“. Pensare che quello sport che l’ha formata non era il suo preferito. Faceva nuoto (la mamma è istruttrice), sci, equitazione, ma poi ha dovuto fare una scelta.
“La Ritmica trasmette emozioni, la ginnasta deve dare qualcosa al pubblico, spero sempre che venga percepito. I miei genitori mi hanno insegnato a non arrendermi anche se le gare non erano il massimo. Papà mi diceva di guardare la classifica al contrario, non ero brava, arrivavo ultima!“. Quella bambina un po’ incerta in pedana è diventata, tanto che la Mattel ha realizzato una Barbie con le sue fattezze, un esempio. “È bello essere un modello per le più piccole, per la mia carriera e percorso. Da piccola volevo fare le Olimpiadi, spero di ripetermi. Ora voglio continuare a incantare le persone”.