Giovanni Tocci ha riportato l’Italia del trampolino sul podio a distanza di dieci anni. Era il 2017 e dal metro conquistava un bronzo mondiale che valeva molto di più. Da allora, con due partecipazioni olimpiche alle spalle, ne ha fatta di strada e ora si prepara per cercare il pass per Parigi 2024.
Giovanni Tocci, nel mirino Europei e Mondiali
L’anno pre Olimpico non è mai semplice per nessuno. Non mancano gli impegni e le sfide. Chiedere ai tuffatori e a Giovanni Tocci, azzurro del trampolino (singolo e sicro) impegnato nel giro di pochi mesi con Europei (22-28 giugno in Polonia) e Mondiali (14 – 22 luglio Fukuoka). “I Campionati Europei e Mondiali di quest’anno sono le prime gare di qualificazione per le Olimpiadi di Parigi. Il pass si ottiene vincendo la medaglia d’oro ai giochi continentali oppure con il raggiungimento della finale (12 posti disponibili) in quelli intercontinentali. Ovviamente non sarà semplice e c’è ancora un po’ di tempo per cercare di perfezionare i piccoli dettagli di ogni singolo tuffo. Ad oggi sono molto contento della preparazione che è stata fatta insieme a tutto il team e ovviamente andrò lì per dare il meglio di me“.
Un tuffo con vista Parigi, una ulteriore tappa per quel bambino che ha iniziato a essere affascinato dal mondo natatorio osservando gli altri. “All’età di 4 anni praticavo nuoto nella mia città (Cosenza) e tra una vasca e l’altra mi ritrovavo ad ammirare gli atleti che saltavano sui trampolini, eseguivano il tuffo in aria e poi entravano in acqua. Ho chiesto ai miei genitori se fosse possibile provare e all’età di 6 anni sono entrato in squadra. Dopo 2 anni ho gareggiato per la prima volta a livello nazionale e successivamente, dopo varie tappe, ho indossato la divisa della Nazionale. È stato emozionante.Un’altra grande soddisfazione, che ricordo con piacere, è stato l’arruolamento come atleta militare. Sono davvero orgoglioso di gareggiare con i colori dell’Esercito e di far parte di questa grande famiglia”.
Nessuna carriera B: tutto in funzione dello sport
Deve essere stato amore a prima vista dato che non ha mai pensato a una vera carriera B. Tocci, forse si sarebbe dedicato, ammette, allo studio ma tutto è sempre stato fatto in funzione dello sport e di quell’acqua, una seconda pelle da “indossare”.
Tra un tuffo e l’altro ha infatti portato avanti la carriera universitaria con la laurea in lingue e culture moderne. “Il percorso accademico/universitario di uno sportivo è molto duro perchè la maggior parte del tempo lo si dedica allo sport. In Italia il discorso della carriera studente-atleta sta iniziando a prendere piede ed è un grandissimo vantaggio per noi.Proprio per questo, qualche anno fa, ho aderito al bando come testimonial della “Dual Career” presso l’Università della Calabria e procedo i miei studi nel corso Magistrale di Lingue e Letterature Moderne”.
Impegnandosi e sacrificando qualcosa, senza rammarico ha conseguito anche questo obiettivo. Nessuno sforzo è però stato vano: “Nessun rimpianto. Il percorso sportivo è qualcosa di fantastico. Capisci che hai sempre da imparare e il confronto con gli altri accelera il processo. È un vero insegnante di vita. Le emozioni che si provano nell’affrontare una gara o nel salire su un podio ti cambiano la vita“. Una vita scandita dal rumore dell’impatto con l’acqua, un mondo che l’ha assorbito tanto che pure passioni extra piscina non si discostano dalla sua dimensione: “Ogni volta che ne ho la possibilità mi piace praticare la pesca subacquea. È un’attività che mi mette serenità. Mi affascina anche l’idea di scoprire un altro mondo parallelo a quello che viviamo“.