Corsa di Miguel, la corsa solidale di Roma, con runner d’eccezione

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Tra i runner della Corsa di Miguel anche Giorgio Calcaterra e Massimiliano Rosolino. Una corsa che, giunta alla 23esima edizione, è un appuntamento importante per l’atletica ma anche per Roma

Immagini Rai Sport

La corsa di Miguel, un appuntamento caro a Roma

Con la primavera che torna padrona delle nostre giornate si può tornare a fare sport all’aria aperta. Ma non solo. Si torna insieme a fare sport all’aria aperta, dopo due anni di stop. Così La corsa di Miguel assume molteplici significati importanti. Il ritorno alla normalità in primo luogo, la voglia di fare sport, e la capacità che lo sport ha di trasmettere valori di solidarietà.
Infatti, La corsa di Miguel è divenuta simbolo di promozione di valori contro il razzismo e le sopraffazioni socio-politiche. Nata nel 2000 con l’intento di ricordare il maratoneta poeta argentino Miguel Sanchez, oggi è giunta alla sua 23esima edizione ed è un appuntamento importante per i runner amatoriali e non.

Una corsa nelle zone pulsanti della città eterna, con partenza alle ore 9 del 25 aprile da Lungotevere Maresciallo Diaz, nei pressi del Foro Italico con il tradizionale giro dei ponti. Si concluderà all’interno dello Stadio Olimpico, sia per i partecipanti alla 10 chilometri (competitiva e non) sia per quelli della Strantirazzismo di 3 chilometri, che partirà dal Ponte della Musica, anche con centinaia di studenti dei licei romani. Passi veloci, piedi che scalpitano su ponti che regalano scorci spettacolari alla vista della città eterna. Resistenza, competizione, ma anche solidarietà e supporto: La corsa di Miguel, infatti, è aperta anche a persone con disabilità o non auto-sufficienti che potranno utilizzare le joelette, le carrozzine tecnologiche sospinte da familiari e amici, e i tricicli attrezzati.

Fonte: Fidal

Due runner d’eccezione: Giorgio Calcaterra e Massimiliano Rosolino

A fare da starter dell’amatissima corsa, Vito Dell’Aquila, campione olimpico di taekwondo. A portare avanti il movimento paralimpico ci sarà la ciclista-mezzofondista-cantante Annalisa Minetti. Tra i runner anche Massimiliano Rosolino con il suo amico, il canottiere Bruno Mascarenhas e il maratoneta Giorgio Calcaterra. “Spesso col Covid lo sport è stato l’ultima ruota del carro. Hanno chiuso tutto piscine e palestre come se fosse marginale. Ora poter correre è una rivincita e dimostra quanto sia fondamentale sia per il fisico che per la mente. Si pensi alle persone che corrono e che si sentono meglio all’arrivo che alla partenza.” Così Rosolino sottolinea la centralità dell’evento come spartiacque tra la pandemia e la tanto attesa normalità.

Darò il massimo come sempre, mi piace correre, soprattutto in compagnia di un amico. Quest’anno ci sarà il mio amico di canottaggio, Bruno Mascarenhas.” aggiunge il nuotatore che è molto legato all’evento dedicato a Miguel Sanchez “E’ la quarta volta che la corro, è un evento importante diventato un punto di riferimento per il podista amatoriale. Fare 10km è per tutti, basta avere un po’ di voglia di faticare.” D’altronde l’atletica è uno sport molto inclusivo. “Non il più inclusivo di tutti perché per molti resta uno sport individuale ma lo è sicuramente più di altri”. A dirlo Giorgio Calcaterra, ultramaratoneta 3 volte campione mondiale della 100km. “Per me la corsa di Miguel è sport, solidarietà e giustizia, valori che si perdono con la frenesia della quotidianità.” ha aggiunto il campione.

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