Home Esport Tormenta Comicon: Barone smorza le polemiche

Tormenta Comicon: Barone smorza le polemiche

Carlo Barone, Supervisor e Brand Management Riot Games

Appena poche settimane fa su Twitter si era scatenata un’accesa polemica riguardante il Circuito Tormenta di Valorant e League of Legends e le relative finali che si disputeranno al Comicon di Napoli. Carlo Barone, supervisor e brand manager per Riot Games, ha voluto raccontare come funziona e come funzionerà. Oltre a spiegare e chiarire le polemiche durante l’ultima puntata di Studio League.

La locandina del Comicon 2023

Il Tormenta e il Comicon: come funziona

Partiamo dall’inizio: cos’è il Tormenta? Introdotto in Italia due anni fa, rappresenta il circuito amatoriale dei vari titoli di casa Riot Games. Di fatto è nato in Spagna dove si è presto affermato come uno dei più importanti per chi non è ancora un giocatore professionista e vuole, magari, diventarlo. In Spagna il Circuito Tormenta, come ha sottolineato lo stesso Barone, “è partito con eventi solo dal vivo. È stata una specifica richiesta dei giocatori introdurre anche eventi online in modo da bilanciare le opportunità di ognuno”.

Una delle controversie che hanno coinvolto le finali al Comicon di Napoli nasce proprio da una questione economica. Non essendo previsti rimborsi per viaggio o alloggio (sì al biglietto invece, dopo le polemiche), in molti aspiranti pro-player già qualificati tramite i tornei online si sono interrogati sul fatto se ne valesse la pena o meno. Non tutti sono in grado di coprire tali spese, anche quando giocano per un’organizzazione. Soprattutto se si tratta magari di giocatori minorenni, come spesso accade in un circuito amatoriale.

I quattro titoli Riot Games che fanno parte del Circuito Tormenta

Il Tormenta al Comicon: è pay to win?

La critica più importante mossa verso gli organizzatori, i Qlash, è che in questo modo non si premino il merito e l’aspetto competitivo, i risultati, ma la disponibilità economica dei giocatori o delle org. Critica in parte esaurita, però, come comunicato da Barone. “Si è deciso di comune accordo con i Qlash che nel caso in cui una squadra non possa partecipare per motivi economici, perderà lo slot senza alcun ripescaggio”. In questo modo parteciperanno solo coloro che si sono effettivamente qualificati, a prescindere dalla loro forza finanziaria.

Il problema di questo torneo del Comicon è anche il “peso” che ha all’interno del circuito. La partecipazione al Comicon diventa quasi fondamentale in termini di punteggio ottenibile, soprattutto in relazione alla qualificazione alla competizione Blooming Talents. “Il problema del peso e dell’equilibrio è purtroppo relativo al formato di questo 2023”, ha spiegato Barone. “Si è infatti deciso di modificare il calendario del Tormenta e allinearlo al circuito professionistico in modo da poter portare le migliori squadre a giocarsi in tempo l’accesso alla serie cadetta nazionale, il Proving Grounds”.

Le classifiche dei quattro titoli del Tormenta

Una percezione errata del Tormenta

Ma cosa comporta il cambio di calendario? “L’idea è di fare due split all’anno anche del Tormenta ma ciò implica che, dovendo adattare il calendario per far terminare il torneo ad agosto/settembre, la prima stagione sia estremamente compressa e durerà pochi mesi”. Barone ha poi aggiunto che il problema si risolverà presto. “La prossima stagione sarà già più lunga e distribuirà in modo più equo gli eventi online e dal vivo. È solo questione di entrata a regime della competizione”.

Un ultimo aspetto riguarda quella che è forse un’errata idea che alcuni giocatori, organizzazioni e organizer si sono fatti del Circuito Tormenta. Si tratta pur sempre di una competizione amatoriale che mira a essere un punto di partenza verso il professionismo, non di arrivo. “Il Tormenta ha l’obiettivo di essere una competizione per tutti, neofiti e tryharder (chi è già esperto di competitivo ndr)”. Barone conclude infine: “Gli eventi dal vivo devono essere intesi come un’esperienza formativa, un modo per uscire dalla propria comfort zone. Per vivere l’esports nella sua essenza, provando a vincere un trofeo davanti a un pubblico”.

NO COMMENTS

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Exit mobile version