Da quando il 24 febbraio 2022 la Russia ha deciso di invadere l’Ucraina allo scopo di annettere i territori contesi delle autoproclamate repubbliche indipendenti della regione del Donbass, la vita dei cittadini di Kyiv e dintorni è stata stravolta. Quella che era la normalità quotidiana ha subito uno stop improvviso, coinvolgendo diversi settori. Esports inclusi.
L’esport in Ucraina
L’Ucraina è da sempre una delle regioni più floride nella produzione di talenti videoludici. Sono numerosi i giocatori della regione che competono ad altissimi livelli, in particolare nei titoli Fps, ovvero negli shooter in prima persona. I Natus Vincere, ad esempio, sono una delle organizzazioni storiche dell’esports internazionale che hanno, o meglio avevano, la propria sede in Ucraina.
Allo scoppio della guerra in poche settimane l’organizzazione ha dovuto riorganizzarsi trasferendosi in fretta e furia nel Regno Unito, dove ha trovato ospitalità. In quelle stesse settimane il loro team di Counter-Strike si trovava impegnato all’Intel Extreme Masters di Katowice, uno dei più importanti eventi della stagione. Un roster che era composto da tre ucraini e due russi si è improvvisamente trovato coinvolto in qualcosa più grande di loro, con il capitano e leggenda S1mple che aveva rilasciato un discorso toccante.
I problemi di oggi in Ucraina
A distanza ormai di quasi dieci mesi la guerra ha cambiato volto ma non accenna a diminuire di intensità. Nelle ultime settimane i russi hanno intensificato i bombardamenti con missili nel tentativo di colpire le principali strutture di sostentamento energetico dell’Ucraina con il risultato di provocare numerose interruzioni di corrente in tutto il paese.
Il freddo inverno ucraino è ormai giunto ma i riscaldamenti e la luce sembrano un lusso che pochi si possono permettere. Anche perché ci sono priorità più importanti a cui destinare le poche risorse energetiche disponibili, come gli ospedali. In tutto questo gli esports non sono certo al primo pensiero del presidente Volodymyr Zelensky.
Il caso Apex Legends
Negli ultimi mesi sono stati numerosi i casi di giocatori ucraini costretti a spostarsi di città, magari andando verso occidente, o addirittura a lasciare il paese per poter proseguire la propria carriera. Un’eventualità che non tutti possono permettersi di affrontare o, magari, non vogliono. L’ultimo in ordine di tempo è il caso di Oleksander “Sanya” Bokuchava, videogiocatore professionista di Apex Legends.
Giocatore dei Natus Vincere, Sanya ha rivelato sui propri social che giocherà le partite del prossimo EMEA ALGS, la massima competizione continentale di Apex Legends, dall’ospedale. Non perché sia ferito o per altri motivi di salute ma “semplicemente” perché è uno dei pochi edifici in cui dovrebbe essere garantita l’erogazione di corrente elettrica. Luce che invece a casa propria continua ad andare e venire. “E nonostante le bombe alla televisione, malgrado le mine, la penna sputò parole nere di vita. La guerra è finita”, cantavano i Baustelle. In questo caso Sanya mostra, nonostante tutto, l’attaccamento alla sua carriera e la voglia di ricercare un briciolo di normalità nell’assurdità della guerra.