Il 4 marzo si celebra il World Tennis Day. Nata nel 2013, la ricorrenza fu introdotta per promuovere questo sport in tutto il mondo, soprattutto tra le nuove generazioni. “La Giornata mondiale del tennis è preziosa per la crescita del movimento, ma credo che il nostro sport in Italia goda di buona salute“ – sostiene Santopadre, ex campione e coach dei fratelli Berrettini.

World tennis day: la ricorrenza compie oggi 10 anni
Il tennis, con tre milioni di italiani armati di racchetta e quasi 4 mila circoli e’ il quarto sport piu’ praticato in Italia dopo calcio, nuoto e ciclismo. Il primo tra quelli che non si svolgono in squadra. Il terzo, invece, per numero di appassionati, e la federazione (che adesso si chiama Fitp) conta 372.964 atleti. Il “World tennis day” stavolta celebra anche il suo decimo compleanno. Istituito il 4 marzo del 2013 nel giorno del centenario della Federazione Internazionale Tennis su prato. Fondata a sua volta da dodici associazioni nazionali durante una conferenza a Parigi l’1 marzo 1913. La ricorrenza ha lo scopo di promuovere la pratica del nostro fantastico sport tra i giovani e i meno giovani.
Fu però solo nel 1874 che l’inglese Walter Clopton Wingfield brevettò alla Camera dei Mestieri di Londra il gioco. Originariamente consistente in un campo a forma di clessidra con una corda sospesa nel mezzo. All’inizio della sua avventura, il tennis era confezionato in scatole contenenti una rete, quattro racchette, alcune palline e le indicazioni per segnare il campo. Su suggerimento di Arthur Balfour, venne chiamato lawn tennis e fondato sulle regole del vecchio real tennis. La data di nascita ufficiale risalirebbe quindi al 23 febbraio 1874. Altro anno decisivo nella storia del tennis è il 1877; dopo la diffusione sempre maggiore dei tennis club sul territorio inglese, si disputò il primo torneo di Wimbledon.

Da Pietrangeli a Berrettini e Sinner: il tennis italiano non conosce fine
Nicola Pietrangeli è considerato il più grande tennista italiano di sempre. Le sue immagini trionfante in bianco e nero fanno ormai parte della storia dello sport. Nel suo palmarés spiccano le due vittorie al Roland Garros nel 1959 e nel 1960 e la doppietta agli Internazionali d’Italia nel 1957 e nel 1961. Il nome di Pietrangeli, però, porta direttamente al 1976. In quell’anno, da capitano non giocatore, guidò la trionfale spedizione azzurra alla conquista della Coppa Davis in finale contro il Cile.
In questo momento il nostro tennis fa rima con Matteo Berrettini e Jannik Sinner, generazione di giovani campioni in costante ascesa. Il tennis maschile era già tornato a recitare un ruolo importante con Fabio Fognini, vincitore nel Master 1000 di Montecarlo nel 2019 e primo italiano a entrare nella Top 10 dai tempo di Panatta. Adesso, però, tra i migliori dieci tennisti al mondo ne abbiamo stabilmente due. Berrettini sesto (secondo migliore best ranking nella storia del tennis italiano) e Sinner decimo.