Padel, crescita no stop. Da nord a sud Italia è boom

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Mai uno sport aveva avuto un incremento come quello fatto registrare dal padel. E’ la disciplina più in voga del momento e attira appassionati di ogni età. Dinamicità, varietà di gioco, versatilità e ricavi più veloci. Tra campi, strutture, giocatori ed introiti, dal 2020 la crescita è stata del 160%. In ogni Regione si sta puntando su campi all’avanguardia e strutture moderne. Padel da nord a sud Italia è boom.

Padel da nord a sud Italia è boom
Giocatori di padel in azione

Il padel in Italia, dal 2016 una crescita dell’800%. Da nord a sud è boom

Tra gli sport più praticati al momento, il padel ha scalato posizoni, avvicinandosi a colossi come calcio e tennis. Oggi, sono oltre 57.000 i tesserati italiani, una crescita esorbitante, visto che un anno fa erano 10.000. Il dato aumenta considerando anche i giocatori non ufficiali (dalle stime sarebbero 1 milione e mezzo). Numeri impressionanti e incremento enorme. Nemmeno la pandemia l’ha frenato. Se il covid ha rallentato altri sport, il padel ha trovato, paradossalmente, terreno fertile.

Zero contatto fisico, novità e testimonial d’eccezione come vip o ex calciatori, ecco la ricetta della crescita. A confermare il trend, le tante strutture realizzate in due anni. Nel 2016 solo 50 campi in Italia, oggi sono oltre 4700, una crescita dell’800%. Tra circoli sportivi e padel club, dal 2021 l’incremento è stato del 160% e il dato salirà ancora. Tolte Regioni meglio avviate come Lazio, Lombardia, Emilia e Sicilia, sempre più territori investono nel padel.

Da Aosta a Napoli, una crescita rapida e costante in tutta Italia

Al nord, migliora la Valle d’Aosta, con 4 strutture e 8 campi. Ne arriveranno di nuovi a Courmayeur. Simile il Trentino con 9 strutture e 10 campi, di cui uno ad oltre 1000m di altitudine. Crescita del 200% per il Friuli, che dai 7 campi del 2020, oggi ne conta ben 21. Ottimo il Piemonte, che si piazza al 4° posto in Italia con 325 campi in 63 Comuni. Spicca Torino-Provincia, seguono Cuneo e Novara. Meno strutture ad Alessandria, Asti, Biella e Vercelli. Buona crescita in Liguria, +170% rispetto al 2020. La Provincia di Genoa fa da traino, seguono Savona, Imperia e La Spezia. Tra i Comuni liguri vola Sanremo. Anche il Veneto ama il padel. Oltre 140 campi realizzati in soli due anni e situati in 45 Comuni.

In Toscana ben 234 campi in 47 Comuni tra le Provincie di Grosseto, Livorno, Firenze. Indietro Lucca, Pisa, Arezzo e Siena. Volano le Marche, crescita del 240% in soli 10 mesi. 28 i Comuni dove giocare, 60 le strutture e 126 i campi, soprattutto ad Ancona e Pesaro-Urbino. Bene anche Ascoli e Macerata, nonostante la vocazione calcistica. Fermo risale. Per Umbria e Abruzzo crescita del 200%, con 24 e 27 Comuni coinvolti. Meno sviluppo in Molise con solo 19 campi. Al sud, risalta la Puglia. Tra Bisceglie, Lecce, Taranto e Bari, oltre 200 campi. Ottima la Campania, con Napoli a trainare. 204 campi e +300% rispetto al 2020. Indietro la Basilicata, solo 5 strutture 9 campi. Calabria al top con un +319%: 128 i campi tra Cosenza, Reggio Calabria e Crotone. Bene anche la Sardegna. 70 strutture e 171 campi tra Cagliari e Nuoro.

Padel da nord a sud Italia è boom
Ex calciatori giocano a padel

Sorpassati tennis e calcio a 5. Meno costi e maggiore resa.

Con una crescita così alta, non si può non parlare di introiti. La cosa certa è che, ad oggi, gestire una struttura vocata al padel, rende molto di più rispetto a campi da calcio o tennis. In media, per 1 ora/1ora e mezza, i gestori chiedono circa 12€ a giocatore, per un totale che si avvicina ai 50€. I relativi costi di manutenzione sono davvero bassi in confronto ad altri sport. La superfice del campo è molto ridotta rispetto al calcio e di gran lunga più resistente, quindi per cura e pulizia serviranno minor tempo e meno costi. Allo stesso tempo, gli introiti aumentano se si considera che, dalla superfice di un campo da calcio o calcio a 5, si possono ricavare da 2 a 4 campi da padel, di conseguenza ricavi raddoppiati e più veloci.

Il padel non è più solo una moda ma rappresenta un settore sportivo che coinvolge appassionati, professionisti ed investitori. Vip, ex-calciatori e uomini d’affari, molte le personalità entrate nel mondo padelistico per generare guadagni e far crescere il movimento. Ad esempio, il patron del PSG Al Khelaifi ha puntato sul World Padel Tour con il fondo QSI. In Italia, l’ex tennista Flavia Pennetta ha finanziato 2 campi nel Circolo Tennis di Brindisi. Oltre a coinvolgere appassionati, in questi anni il padel ha attirato l’interesse di Enti, Amministrazioni locali e provinciali, Federazioni ed Associazioni, che hanno compreso come questo sport sia una scintilla economico-sociale per molti territori. La continua nascita di strutture è una cartina tornasole perfetta per spiegare il tutto. D’altronde, con oltre 57.000 tesserati e più di 1 milione di italiani appassionati, per il padel da nord a sud Italia è boom.

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