Nuoto sincronizzato: a Parigi 2024 anche gli uomini in squadra

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La novità annunciata dal Comitato Olimpico Internazionale segna la storia. Lo scorso 22 dicembre, World Aquatics (ex FINA) ha annunciato la partecipazione maschile nelle gare a squadre di nuoto sincronizzato. D’ora in poi potranno gareggiare un massimo di due concorrenti uomini per squadra.

La caduta di un muro storico del nuoto

Il nuoto sincronizzato fa ormai parte nel programma Olimpico dal 1984 ma fino a Tokyo 2020 è sempre stato uno sport per sole donne. Tuttavia, tutto questo cambierà a Parigi 2024, dove si prevede che 10 squadre si contenderanno la medaglia d’oro presso l’Olympic Aquatics Centre.
L’introduzione di atleti maschi nelle gare di nuoto sincronizzato. Un vero e proprio passo avanti nella missione del CIO di garantire la parità di genere ai Giochi.

La decisione dell’ex Fina, organo di governo globale degli sport acquatici, ufficializza una rivoluzione storica per il settore più spettacolare del nuoto. “Gli sport acquatici sono universali e gli uomini hanno dimostrato di essere eccellenti nuotatori artistici” – dichiara il presidente di World Aquatics, Husain Al-Musallam. “Non vedo l’ora di vedere questa nuova dimensione del nuoto artistico condivisa con il mondo a Parigi. L’inclusione degli uomini nel nuoto artistico è un grande merito per tutti coloro che hanno lavorato per molti anni affinché ciò accadesse” -continua.

Il campione di nuoto sincronizzato italiano Giorgio Minisini: “L’evoluzione del nostro sport verso l’inclusività procede spedita”

La competizione di nuoto artistico a Parigi 2024 includerà 96 atleti, con cinque eventi che si disputeranno tra il 5 e il 10 agosto 2024. Gli eventi comprendono il duo libero, i duo tecnico, i duetti finali, squadre libero e le squadre tecnico.
“Questo annuncio segna una pietra miliare nella storia del nuoto artistico” – esulta il tre volte campione del mondo Giorgio Minisini. “L’evoluzione del nostro sport verso l’inclusività procede rapidamente. Questa decisione del Cio e di World Aquatics ci aiuterà a diventare un esempio per l’intero movimento olimpico“.

Minisini, entrato ormai tra le leggende del sincro di tutti i tempi, racconto il suo percorso dal proprio account Instagram. Dagli esordi fino a questa giornata storica, descrive il viaggio verso il coronamento di un sogno coltivato. L’atleta parla della sua forza di essere sempre andato oltre i pregiudizi di chi lo prendeva in giro perché “faceva uno sport da femmine”. Di coloro che ancora oggi, si interrogano se un campione come lui abbia scelto questa disciplina “perché gay”.
“Per noi è sempre stato normale quel che facevamo. Ci sembrava assurdo che per il resto del mondo non fosse così…” – scrive in un post. “Se solo quei ragazzini di un tempo sapessero che avevamo avuto ragione!. E siamo sicuri che sono già lì, in acqua, ad allenarsi, come veri campioni, sognando ancora più in grande. Sognando di essere lì, sul tetto dell’Olimpo, con le proprie compagne di nazionale” – sogna Giorgio.

Di una cosa siamo certi. Dopo i Giochi, l’intero gruppo maschile condividerà con fierezza il motto olimpico in tutto il mondo, stavolta più forte che mai: “Faster, Higher, Stronger. Together!”

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