Home CURIOSITÀ Yerba Mate, il rituale energizzante per le sfide (non solo) sportive

Yerba Mate, il rituale energizzante per le sfide (non solo) sportive

La nazionale dell’Uruguay  in vista dei Mondiali di calcio del 2018, “prenotò” un aereo cargo per rifornirsi di Yerba Mate. Ci sono volute 17 ore di volo per consegnare un carico di 180 chili di foglie nel ritiro della Celeste in Russia, con Luis Suárez in prima fila ad attenderlo. Per assicurarsi la pianta che fa impazzire gli atleti (soprattutto quelli dell’America Latina), questo ed altro. No, non è solo una moda che ha ormai invaso i social network di foto e video spopolando in tutto il mondo. Non è neanche dipendenza. E’ energia in forma di infuso, una bevanda che molti paragonano al caffè. “E’ come il caffè o il tè: lo bevo prima dell’allenamento, di mattina o di pomeriggio, serve a risvegliarmi” ha spiegato l’attaccante francese Antoine Griezmann patito di mate. Vorresti conoscere i benefici di questa yerba e qualche nome famoso che ha un rapporto viscerale con il mate? Ti accontentiamo ma, prima, un po’ di storia.

Antoine Griezmann con termos e matero d’ordinanza

Origini del Mate

L’Erba Mate, la pianta sempreverde nota anche come Erva Mate o Cimarrón, è completamente naturale. Un drink ideale per recuperare in fretta e stimolare la giusta concentrazione in vista delle gare. Rilassa e allo stesso tempo stimola la mente, energizza, migliora l’umore. Le origini dell’infuso di mate risalgono al XVI secolo, nei primi insediamenti dei Gesuiti in Brasile, nello stato di Paranà. Durante colonizzazione del Sud America, i conquistadores spagnoli appresero dagli indios guaranì il consumo di questa bevanda. I Guaraní, autoctoni del Brasile meridionale, usavano bere la yerba con acqua fredda, mentre gli spagnoli con l’acqua calda, come erano abituati dal consumo di tè.

Da allora, il mate ha iniziato a diffondersi ovunque anche se resta una delle bevande più amate nei Paesi dell’America del Sud (soprattutto Uruguay ma anche Argentina, Paraguay, Brasile e tutta la cordigliera delle Ande). Si stima che a livello mondiale, i consumatori di mate siano oltre 1 milione, concentrati prevalentemente negli stati del Sud America. Nel nostro Paese, il suo consumo è legato all’emigrazione italiana in Argentina e Uruguay. Si è concentrato soprattutto in Sardegna e in alcuni paesi albanesi della Calabria arbëreshë (in particolare, a Lungro). E’ facile acquistarla nei negozi tradizionali o bio, erboristerie, alcune farmacie anche online.

Gli ambasciatori del mate nel calcio

La Mate-mania lanciata dai calciatori latini ha conquistato anche atleti parecchio distanti dal Sud America, in senso geografico e culturale. Abbiamo citato il francese Griezmann anche se, secondo Le Parisien, pare sia stato Pocho Lavezzi nel 2012 ad aver portato il Mate a Parigi. O almeno, nella Parigi calcistica. Sono diversi i calciatori ‘insospettabili’ che consumano regolarmente mate: il polacco Piatek, il bosniaco Pjanic, Mauricio Pochettino del Tottenham, Paul Pogba, Danny Rose, Dele Alli. Non sorprendono affatto Luis Suárez, Lionel Messi, Ezequiel Lavezzi, Edinson Cavani, Gonzalo Higuain, Angel Di Maria, Presnel Kimpembe, Alphonse Areola, Marco Rojo, Sergio Romero, Papu Gomez, Sergio Aguero, Franco Vazquez, Maradona. 

La lista è lunga. Preparandosi alle sfide sportive, gli uruguaiani portano con sé il doppio di thermos con mate rispetto agli argentini. Li rilassa caricandoli di energia per 90 minuti di gioco estenuante. Tra gli amanti di questa bevanda energizzante, troviamo anche Papa Francesco, Barack Obama e Jovanotti, ma nessuna categoria meglio degli atleti potrà mai raggiungere il livello di diffusione del mate.

I benefici oltre alla caffeina

Le proprietà del mate sono diverse e tutte importanti e non è merito soltanto della caffeina in esso contenuta. Come ci racconta il Dietista Dott. Emiliano Bossolettiquesta pianta contiene teobromina, derivati dell’acido caffeico (tra cui acido clorogenico), polifenoli, flavonoidi (rutina, isoquercitina e glicosidi kampferolici), saponine triterpeniche, vitamina B1, B2, C, proteine e minerali (potassio magnesio, rame, manganese, zinco, calcio e ferro).” Tradotto: il mate contiene il 90% in più di antiossidanti rispetto al tè verde. Non male. Nonostante non ci siano molti studi scientifici a lungo termine a confermare tutte le proprietà benefiche del Mate, il Dott. Bossoletti conferma che “migliora la concentrazione la memoria e le funzioni cardiache, alleviando anche le emicranie e persino il diabete. In più, essa rallenta la formazione dell’acido lattico e del colesterolo nel sangue”. 

Un delizioso infuso insomma. “Per chi ci tiene alla linea – continua il dietista – non contiene grassi ed è a basso contenuto di zuccheri e sodio, pertanto è indicato nelle diete ipocaloriche, abbassa il colesterolo e contribuisce a mantenere nei limiti la pressione sanguigna. Ideale quindi anche per diabetici e ipertesi”. Prosegue Bossoletti: “Ha effetti diuretici quindi migliora la ritenzione liquida e la funzionalità renale. Agisce sul sistema nervoso migliorando la concentrazione, è particolarmente indicato nei momenti di forte stress o di intenso studio. Contiene, tra le altre cose, anche potassio e magnesio, efficaci contro la stanchezza e gli sbalzi di umore”.

Contro fatica e acido lattico

Uno dei più grandi nemici degli sportivi è senz’altro l’acido lattico, che si manifesta durante l’allenamento ma soprattutto quando ci avviciniamo ai nostri limiti fisici. Dalla chiacchierata con il Dietista Bossoletti si evince, inoltre, che in questi casi, il mate ci aiuta a prevenire l’accumulazione dell’acido lattico nel nostro corpo, evitando la sensazione di bruciore dei muscoli che ci impediscono di continuare la sessione di allenamento o ci obbligano a continuarla ad un ritmo inferiore rispetto a quello desiderato.

E chi non vorrebbe migliorare il proprio riposo e sonno? Ecco, con questo infuso è possibile anche riposare meglio. Stimolante, da una parte, e amico del buon riposo, dall’altra. Può sembrare una contraddizione in termini ma il mate ha questa virtù. Di solito, bevande stimolanti come il caffè, possono impedire un buon riposo, invece la yerba è in grado addirittura di combattere l’insonnia.

Pure il papa argentino beve il Mate

Il mate è un rituale di convivialità

Il Mate non è solo un drink o una moda, è un immancabile rituale di convivialità. E’ un momento di condivisione, solidarietà, fraternità, senso di appartenenza, ha una funzione socializzante. In un gruppo, chi fa il mate deve passarlo agli altri in un gesto che rafforza lo spirito di squadra tra compagni. Ai giocatori sudamericani piace riunirsi per bere mate prima degli allenamenti e delle partite. Come ogni rituale, ha le sue regole: innanzitutto la persona che lo prepara ne diventa responsabile. Il mate con la schiuma indica che è stato preparato ed è caldo: offrirlo senza schiuma suona come un’offesa. Si dovrebbe bere tutti dalla stessa bombilla o bombigia (cannuccia) o almeno era tradizione farlo. Ora lo sconsigliamo. Resterà la buona educazione di sorseggiare almeno 3 volte in segno di gradimento.

Prepararlo non è un’operazione difficile. Basta avere l’ingrediente principale, una tazza di zucca (in alternativa, in legno, vetro o ceramica) e l’insostituibile bombilla. La cannuccia di metallo, è dotata di un filtro che trattiene le foglie. Il procedimento è simile a quello del tè: si lascia in infusione per qualche minuto in acqua bollente un cucchiaio di foglie essiccate, poi si filtra prima di bere. Seguendo il rito tradizionale, la bevanda si prepara all’interno di un matero, un recipiente dotato di bombilla. Si versano 2 cucchiaini di zucchero all’interno del kungulli (contenitore), si aggiunge un pezzetto di carbone ardente (fingjilli). Si inserisce la cannuccia e si aggiunge la yerba mate fino all’orlo.

Il Mate non è doping. La E Commission tedesca ha approvato l’uso del mate per contrastare la mancanza di vigore e la stanchezza psico-fisica. La yerba mate non è considerata una sostanza dopante per gli atleti. La bevanda dal gusto amaro migliora le prestazioni atletiche, concentrazione e riflessi, combatte stress e fatica. Tutto questo senza essere classificato come prodotto dopante. Il mate non ha controindicazioni, è completamente naturale ed è ormai entrato nella vita quotidiana di molti atleti.

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