La sessantesima Assemblea Nazionale tenutasi lo scorso 16 ottobre, ha deciso il cambio di denominazione della Federtennis in FITP includendo così anche il Padel.
FITP: è l’inizio di una nuova era
Un segnale forte di riconoscimento della travolgente crescita del padel in Italia.
E’ nata il 16 ottobre a Firenze la Federazione Italiana Tennis e Padel (FITP).
Lo ha deciso la 60esima Assemblea Nazionale della Federtennis, riunitasi in sessione straordinaria. La decisione sarà adesso sottoposta al vaglio della Giunta Nazionale del CONI: se approvata, la nuova denominazione entrerà in vigore dal 1° gennaio 2023.
Non è un caso che l’Assemblea si sia riunita in questa città. Fu proprio nel capoluogo fiorentino che, il 16 maggio 1910, nacque la Federazione Italiana Lawn Tennis, che allora contava 26 affiliati. La FILT modificò il suo nome solo nel 1933 con l’abolizione della parte in lingua inglese. La proposta di modifica dello Statuto, è stata presentata dal Presidente Angelo Binaghi ai delegati di tutte le società affiliate alla FIT, ad oggi diventate 3.734. Ed è stata approvata all’unanimità di fronte ai 1.527 circoli presenti.
Tennis VS. Padel: un match che finirà pari?
Angelo Binaghi, Presidente della FIT, ha dichiarato: “La proposta approvata oggi non è una semplice modifica cosmetica bensì un mutamento epocale già in atto. Infatti, la nuova denominazione rappresenta un segnale forte di riconoscimento della travolgente crescita del padel. Il frutto dell’entusiasmo odierno di chi lo gioca e delle società sportive che lo gestiscono e lo promuovono”.
I numeri parlano, oggi il padel ha in Italia oltre 800 mila praticanti , con un bacino potenziale di giocatori che supera i due milioni.
Sul piano internazionale, vogliamo ribadire la nostra volontà di collaborazione con l’International Padel Federation (FIP). L’organismo che da 31 anni gestisce questo sport a livello mondiale, diventando la disciplina col più alto trend di crescita – le parole di Binaghi.
La Federazione ha quasi 70 mila tesserati per questo sport, fra agonisti e non agonisti. Ha un potenziale di crescita esponenziale, in particolare fra i giovani. Nei prossimi anni è stimato un aumento intorno al 20-25%. Si percepisce come queste due discipline nel medio-lungo periodo dovrebbero arrivare quasi ad equivalersi da un punto di vista numerico.
Oggi è quindi doveroso dare pari dignità a tutti e due gli sport, includendo il padel all’interno della nostra organizzazione.