I gioielli dell’Italia Under-21: punto di partenza per il futuro della nazionale maggiore

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La disfatta dell’Italia di Roberto Mancini, tradotta in seconda volta consecutiva fuori dal mondiale, costringe il movimento calcistico italiano a fare delle riflessioni profonde e accurate. Tornare ad investire sui settori giovanili può essere la chiave di svolta per garantire futuri gioielli al nostro calcio. La crescita dell’Italia Under-21 può già essere un primo passo per un cambiamento radicale.

La ripartenza dai gioielli dell’Under-21

La nazionale Under-21 sta regalando molte soddisfazioni ai tifosi italiani. Il gruppo costruito dal commissario tecnico Paolo Nicolato sta portando frutti preziosi. La vittoria di misura contro la Bosnia, decisa dal gol di Rovella, è la conferma che i giovani in Italia ci sono, basta avere il coraggio di farli giocare. L’U21 adesso è in testa al gruppo F con una partita in meno rispetto alla Svezia e mette un altro mattone fondamentale per la qualificazione agli Europei. Diversi gioielli si stanno mettendo in mostra in maniera significativa. Non solo Nicolò Rovella, centrocampista del Genoa, di proprietà della Juventus. Erano ben 5 i titolari in campo contro la Bosnia che militano in Serie A.

La corsia di destra era occupata da Raoul Bellanova, classe 2000 che da inizio anno gioca titolare nel Cagliari, in prestito dal Bordeaux. Uno dei due centrali di difesa era Matteo Lovato, anche lui al Cagliari, in prestito dall’Atalanta. Nel tridente d’attacco hanno giocato Kelvin Yeboah ed Emanuele Vignato: il primo classe 2000 di origini ghanesi, in forza al Genoa dove sta cercando di ritagliarsi il giusto spazio. Il secondo, anche lui 21enne, gioiellino del Bologna su cui Mihajlovic punta molto. Nicolato ha affidato le chiave dell’attacco a Lorenzo Colombo, talento classe 2002 di proprietà del Milan; in prestito alla SPAL in Serie B dove fin ora ha messo a segno 6 gol in campionato. La concorrenza nel ruolo di centravanti è tanta e spicca anche Lorenzo Lucca, talento rivelazione del Pisa, cercato anche da diverse big di Serie A.

L’U21 di Nicolato: risorsa preziosa per il futuro della nazionale maggiore

I talenti italiani si stanno mettendo in mostra anche nelle categorie minori come la Serie B. Marco Carnesecchi è diventato il portiere titolare dell’U21 e anche il capitano. Anche lui di proprietà dell’Atalanta, gioca da due anni in prestito alla Cremonese. Stessa squadra di Caleb Okoli, uno dei centrali difensivi scelti da Nicolato contro la Bosnia. Grandi progressi anche per Giacomo Quagliata, terzino sinistro classe 2000, in forza all’Heracles Almelo, club della massima serie olandese. Su quella fascia in U21 si contende il posto con Fabiano Parisi, terzino dell’Empoli, club con cui ha esordito in Serie A a ottobre 2021. Come non esaltare il talento classe 2001 della Juventus, Nicolò Fagioli. Anche lui in prestito alla Cremonese, considerato già come uno centrocampisti del futuro ma anche del presente. Abile nel trovare il gol, dotato di una tecnica sopraffina.

Roberto Mancini in questi anni ha dimostrato di avere grande fiuto per i giovani. Molti talenti dell’U21, infatti, sono già passati in pianta stabile con la nazionale maggiore: Tonali, Scamacca, Raspadori, Frattesi ma anche calciatori che da anni si sono affermati, vincendo l’Europeo da protagonisti, come Barella, Locatelli, Pessina, Bastoni. La nazionale dovrà aspettare altri quattro anni per sperare di giocare un altro mondiale, ma da questo disastro sportivo bisogna imparare la lezione e ripartire dai giovani che abbiamo in casa. L’U21 sta dimostrando di essere una risorsa preziosa per la nazionale maggiore. Solo attraverso la progettualità, i talenti di oggi potranno diventare i campioni che domani ci porteranno nuovamente sui palcoscenici più prestigiosi del grande calcio.

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