Che fosse un calciomercato atipico lo si era intuito già dall’inizio ma certamente in pochi si sarebbero aspettati tali colpi di scena, soprattutto in merito alle decisioni di Romelu Lukaku e Sandro Tonali. Il belga ha voltato le spalle all’Inter, aprendo al trasferimento alla Juventus. Il centrocampista italiano invece ha salutato il Milan dopo avergli giurato amore.
L’estinzione delle bandiere: le promesse non mantenute
Ormai è sotto gli occhi di tutti che non esistano più le cosidette bandiere, quei giocatori che incarnano in pieno i valori del club che rappresentano e che sono disposti a tutto pur di difenderli. In Italia di simboli del genere ne abbiamo avuti tanti in passato: da Paolo Maldini a Javier Zanetti, da Francesco Totti ad Alessandro Del Piero. Ad oggi ritrovare questo tipo di personaggi è un’utopia. Gli interessi economici del calciomercato hanno ribaltato completamente i valori principali del gioco, dando pieno potere al denaro. Nelle ultime settimane si sono materializzati due episodi clamorosi che certificano il mancato attaccamento alla maglia che un tempo era considerato uno dei principi cardine. Ne è un esempio lampante Romelu Lukaku che, dopo aver giurato amore eterno all’Inter, con estrema naturalezza ha voltato le spalle al club nerazzurro, aprendo una trattativa con la Juventus. Una mossa decisamente inaspettata e che ha portato l’Inter a farsi da parte.
Sembra ieri quando in un’intervista del 2021, il centravanti belga aveva recitato i famosi 5 “mai” alla domanda di un possibile approdo alla Juventus. Dichiarazioni nette e perentorie che avevano chiuso qualsiasi porta anche solo ad un avvicinamento dei bianconeri. Per questo il suo dietrofront improvviso ha lasciato di stucco tutto l’ambiente del calciomercato. Una situazione che può avvicinarsi, se pur in parte, a quella di Sandro Tonali. Il centrocampista italiano ha scelto di accettare l’offerta del Newcastle, trasferendosi in Premier League. Un’operazione molto fruttuosa per il Milan che ha incassato 80 milioni di euro, perdendo però un perno fondamentale della rosa. Per tutto l’ambiente rossonero Tonali era ‘capitan futuro’, colui che incarnava i valori del club, anche per il suo pregresso da tifoso del ‘Diavolo’. Valori che sono venuti meno di fronte a una proposta allettante e che hanno dissolto la possibilità di vedere una vera bandiera moderna nella nostra Serie A.
Da Cuadrado a Brozovic: i colpi di scena del calciomercato estivo
Se la vicenda Lukaku ha scosso il calciomercato, non è certamente passata inosservato il trasferimento di Juan Cuadrado all’Inter. Dopo 8 stagioni in bianconero, l’esterno colombiano ha scelto il peggior nemico sportivo della Juventus. Una mossa che ha destabilizzato entrambe le tifoserie e che si è materializzata in pochissimo tempo. L’Inter avrà in rosa uno dei giocatori più influenti nelle sconfitte dei nerazzurri contro i bianconeri. Un affare impronosticabile che ha evidenziato ancora una volta l’intuito di Beppe Marotta nelle operazioni a parametro zero. Per un big che arriva c’è un big che parte in casa Inter. Peserà in maniera significativa l’assenza di Marcelo Brozovic. Il centrocampista croato, dopo numerosi e stucchevoli tentativi di depistaggio tramite social, ha accettato la proposta dell’Arabia Saudita e ha scelto l’Al Nassr, dove giocherà con Cristiano Ronaldo. Anche Epic Brozo ha ceduto alle tentazioni della Saudi Pro League, rinunciando al calcio europeo.
La Serie A sta perdendo tanti giocatori: non solo Tonali, ma anche Udogie e Vicario, entrambi volati a Londra sponda Tottenham. Altri stanno ribaltando completamente gli scenari. Si tratta di un calciomercato molto imprevedibile, dettato dall’esigenza dei club italiani di fare cassa e dalla volontà dei calciatori di intraprendere strade più economiche e meno gloriose. Una sessione che regalerà ancora diversi colpi di scena, come il possibile approdo di Alvaro Morata all’Inter. Lo spagnolo vuole tornare in Italia e ha due strade aperte, da una parte i nerazzurri, dall’altra la Roma di Mourinho. Quel che è certo è la totale mancanza di regole etiche, come si evince da alcune scelte impensabili fino a poco tempo fa.