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Ben Shelton, il nuovo talento del tennis USA. Dai campionati universitari alla top 50 mondiale

Grazie ai quarti di finale raggiunti all’Australian Open 2023, Ben Shelton ha fatto il suo ingresso nella top 50 della classifica mondiale. Fino a pochi mesi fa era impegnato nei tornei universitari statunitensi. Il tennis a stelle e strisce deve puntare su di lui?

Ben Shelton

La scalata di Ben Shelton, dal titolo NCAA ai primi successi ATP

E’ il 10 aprile 2022. L’Auburn Men’s Tennis, team statunitense impegnato nella prima divisione del campionato NCAA, perde per 6-1 contro i Florida Gators. Nonostante la sconfitta, i “Tigers” ci tengono a sottolineare che il loro giocatore di punta, Tyler Sticey, ha battuto il giocatore numero 1 degli Stati Uniti. Quel giocatore risponde al nome di Ben Shelton, tennista che in ambito universitario è già considerato un talento destinato a diventare professionista. Shelton, che nel 2021 aveva trascinato l’Università della Florida verso il successo nazionale nella competizione a squadre, a maggio del 2022 – un mese dopo la sconfitta contro Sticey – vincerà il titolo NCAA individuale e chiuderà l’anno al numero 1 del Ranking ITA. Verrà anche nominato ITA National Player of the Year. A livello universitario, è il più forte di tutti, ma il professionismo è un’altra cosa.

Nessuno può immaginare quello che avverrà nei mesi successivi. Shelton, che aveva già conquistato qualche punto ATP nel 2021 – vincendo anche un titolo ITF – ottiene risultati incredibili. A luglio arriva la prima finale in un Challenger e la prima partita vinta in un evento ATP del circuito maggiore (ad Atlanta). Poi ad agosto l’esordio in un Masters 1000, a Cincinnati, dove Ben non si limita a fare da comparsa. Vince il suo primo match a questo livello, battendo il nostro Lorenzo Sonego, e al turno successivo ha la meglio nel suo primo incontro di sempre in cui affronta un Top 5 ATP. Casper Ruud, che un mese dopo arriverà a un passo dal numero 1 – diventando comunque numero 2 – deve arrendersi al giovane talento di Atlanta. Shelton non può più nascondersi, ha il livello per competere con i migliori. Chiuderà la stagione vincendo tre Challenger consecutivi, entrando così nei primi 100 giocatori del mondo.

I quarti in Australia e la top 50 mondiale

La scalata di Ben Shelton non è ancora finita, anzi, sembra essere appena iniziata. A maggio era il numero 547, ora può giocare l’Australian Open senza passare dalle qualificazioni. L’occasione per fare una nuova esperienza è troppo grande per lasciarsela sfuggire. Per la prima volta, Shelton va a giocare fuori dagli Stati Uniti, e dopo le sconfitte ad Adelaide (nelle qualificazioni) e Auckland, arriva la sua chance a Melbourne. Sarà un torneo da sogno, in cui dopo aver annullato un match-point al primo turno contro Zhang, riuscirà ad arrampicarsi fino ai quarti di finale. A novembre del 2022 era diventato il primo giocatore di sempre a vincere il titolo NCAA individuale e un torneo Challenger nello stesso anno. Ora è il primo giocatore, da un certo Arthur Ashe nel 1975, a vincere il titolo NCAA e a raggiungere i quarti all’Australian Open nell’anno successivo. E con questo risultato, si è anche garantito l’ingresso nei primi 50 giocatori del Ranking ATP.

Classe 2002, Ben è figlio di Bryan Shelton, ex tennista che fu in grado, nei primi anni Novanta, di raggiungere il numero 55 del mondo. Bryan è il suo allenatore in Florida, ma da quando Ben ha iniziato a viaggiare per i tornei, è Dean Goldfine – ex coach di Todd Martin e Andy Roddick – a seguirlo. Tra i giovani tennisti americani, Shelton sembra essere quello più interessante, anche se sono evidenti alcuni limiti tecnici su cui dovrà lavorare. Il suo stile di gioco incarna alla perfezione il “modello USA” degli ultimi vent’anni. Servizio e dritto esplosivi, cerca di comandare il gioco da fondo campo. Il fatto di essere mancino è una caratteristica che può mettere in difficoltà molti avversari, così come la sua buona mobilità, nonostante i 193 cm di altezza. Il primo grande passo – oggi è numero 44 ATP, suo best ranking – lo ha fatto, ora è il momento di capire fino a dove potrà arrivare.

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